Prima artefice della
notorietà cinotecnica della razza, fu la nobildonna siciliana Donna
Agata Paternò-Castello di Carcaci.
Nel 1848, il catanese Giuseppe Galvagni in
"Fauna Etnea" descrisse un "Canis Etneus" la cui specialità
era quella della caccia al coniglio, su terreni aridi e pietrosi come quelli
delle pendici del vulcano, dove infatti il Cirneco dimostra di trovarsi
perfettamente a proprio agio.
Anche la F.C.I. (Federazione Cinologica
Internazionale) ha classificato il Cirneco dell'Etna fra i cani
da caccia di tipo primitivo, utilizzato per la caccia al coniglio selvatico,
e il cui paese d'origine è l'Italia.
Il Cirneco, inoltre è un cane
molto elegante; grazie alle sue fattezze ha conseguito numerosi successi,
nelle passerelle dei concorsi di bellezza riservate ai cani, in campo
internazionale.
La sua alimentazione è frugale; tuttavia,
molti allevatori, per tenerlo costantemente in forma, preferiscono alimentarlo
con gli alimenti secchi prodotti da:
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